"Oltre l'inverno" di Isabel Allende. Oltre il realismo magico di Isabel

 

Recensione

Testo avvincente, letto tramite la traduzione di Elena Liverani, che sento di annoverare sia tra i romanzi che i thriller e i noir. Ho citato la traduttrice perché in questa recensione non posso fare riferimenti semantico-stilistici non avendo letto il testo in lingua originale. Naturalmente sono grata al lavoro dei traduttori, che permettono la diffusione dei testi letterari stranieri, riuscendo a trasmettere, a chi non si è approcciato alla lingua originale del testo,  la sua bellezza nei contenuti, nelle scelte sintattiche e nella struttura stilistica in cui esso si snoda.

Il romanzo ha elevato valore di contestualizzazione  storica per quel che riguarda il  Cile di Salvador Allende e  Pinochet, e fa riferimento anche alla storia di altri paesi dell’America Meridionale e a paesi dell’America Centrale. Per l’aspetto storico sono state fondamentali le ricerche dell’autrice Isabel Allende che è nata in Perù nel 1942  ma ha vissuto in Cile fino al 1973. Tralasciando la storia personale della scrittrice giudico il testo ammaliante come la sua affascinante autrice  la cui fantasia ha partorito “Oltre l’inverno”, romanzo-thriller che supera la sua inventiva risultando reale e commuovente alla lettura perché i personaggi aderiscono completamente alla trama e al contesto  storico-sociale da  non poter, anche volendo, comportarsi o dire diversamente da quanto la Allende scrive.

Per quanto riguarda il realismo magico, che riconosco alla scrittrice, nel caso specifico di “Oltre l’inverno”  lo definirei quasi impercettibile o invisibile. Questo romanzo, a differenza di altri lavori della Allende, è di maggiore taglio giornalistico nelle descrizioni e nello snodo della vicenda da lei creata. La Allende è comunque una giornalista, ha svolto lavoro di redazione e ciò nulla toglie alla sua verve di scrittrice fantasiosa e creativa che ad altri testi, immersi nel realismo magico, non nega il contatto con la realtà sociale. Credo che questo sia uno dei testi in cui il realismo magico non sia  presente se non che per lo spirito della scrittrice che vi aleggia. Forse un'altra Allende? No, la stessa Allende che concede spazio ad altri aspetti della sua personalità pur non rinnegando quel realismo magico che dà risalto ad aspetti della cultura dell’America centro-meridionale.

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