Pane e saline di Rita Caramma, a salvaguardia della memoria storico-paesaggistica della Sicilia
Rita Caramma, giornalista e scrittrice, nata ad Augusta, in provincia di Siracusa, che, in Acireale, provincia catanese, vive e lavora, pubblica in un 2020 segnato dalla pandemia, causa Coronavirus, il romanzo “Pane e saline” con la casa editrice Casta.
In “Pane e saline” la Caramma racconta la storia di Natalino, le vicissitudini della sua famiglia, e sceglie un titolo apparentemente semplice per racchiudere l’opera.
Queste due parole contenute nel titolo sono altamente connotative e descrivono ampiamente il micro e il macrocosmo cui fa riferimento l’incedere narrativo.
Il pane, il cui bisogno è motivazione per il guadagno e ricerca di lavoro “altrove”, è un valore universale, ma assume differenti sapori per ognuno di noi e per Natalino e la sua famiglia talvolta
rappresenta l’unico mezzo di sopravvivenza quando manca il “companatico”.
Le saline fanno parte del passato storico e culturale di Augusta e la famiglia di Natalino Passanisi è di Augusta. Le saline sono per Natalino uno stemma di ricordi, la memoria di un bambino che giocava nelle vicine adiacenze, la rimembranza di un appuntamento amoroso, e quel che verrà distrutto e inquinato dalla costruzione del petrolchimico. Ciò che l’uomo rovina viene custodito dal patrimonio culturale, dalla memoria storica e dai ricordi di Natalino.
Possiamo quindi parlare di nostalgia e di un ritorno della Caramma alla città che le ha dato i natali e
Augusta pretende che si ricordi la storia delle saline, oggi area naturale protetta, e che si parli o si
scriva di un cielo e un mare che non conoscevano l’inquinamento e che la scrittrice dipinge attraverso il
sapiente uso di metafore poetiche. Ricordo a quanti non conoscessero l’autrice che Rita Caramma
ha pubblicato diverse raccolte poetiche.
E talvolta la nostalgia può riguardare qualcosa di cui non serbiamo un ricordo nitido e mi riferisco
al fatto che la scrittrice era una bambina quando costruirono il petrolchimico.
La terra che ti dà i natali ti regala la sua storia, il suo passato e la nostalgia di esso affinché ne si
tramandi il vissuto.
La storia della famiglia Passanisi è un percorso segnato da fallimenti, ingiustizie, sogni infranti ma
è anche una storia di rinascita, di sguardi protesi verso l’orizzonte e mai rassegnati e come dice
l’autrice di speranza.
Nel romanzo trionfa la vita attraverso i ricordi che saranno custoditi e tramandati, come da
tradizione, alle generazioni future, ai nipoti di Natalino e Mara, che ascolteranno questa storia dalle
loro madri o dalle loro zie guardando i ritratti, le foto di famiglia e visitando le case che hanno
abitato i loro avi, testimoni dei loro trascorsi.
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