Recensione a Un amore di Dino Buzzati. La felicità e infelicità dell'attesa

 



Romanzo di Dino Buzzati del 1963 che narra delle vicissitudini di un architetto prossimo ai cinquant'anni e della  giovanissima prostituta con la quale si intrattiene.

La vita dei due amanti come quella dei personaggi di contorno alla loro storia è immersa in  un'atmosfera di morte e in uno stato di perenne attesa che è differente dall'attesa imperante in altre opere buzzatiane poiché nella Milano dell'architetto e la sua Laide non si attende un sogno improbabile ad attuarsi ma si aspetta con trepidazione l'attesa di momenti già vissuti come se essi fossero risolutivi per l'architetto perché quel che conta è l'adrenalina che la protagonista ATTESA riesce a scatenare nell'animo e nel corso della giornata. L'architetto non può attendere altro poiché non vuole attendere altro. Anche i luoghi della Milano dei due amanti non subiscono cambiamenti,  come Laide che sembra condannata ad una giovinezza immutabile e l'architetto immutabilmente non varca mai l'età di mezzo. Per fare in modo che qualcosa cambi le scene si spostano dalla Lombardia all'Emilia anche se la località differente non influisce sui loro stati d'animo.

Paradossalmente in questo romanzo è presente anche l'attesa del surrealismo simbolico buzzatiano, attesa che ritorni in gioco e si manifesta nelle fantasie e nei sogni horror del cinquantenne che immagina scenari alquanto inquietanti attorno alla vita di Laide.

Un amore è  un racconto dell'ipocrisia di cui è intrisa la società dei primi anni sessanta e riveste  importante valenza sociologica a testimonianza di quel periodo.

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