L'istruzione ci tutelerà dall'ipersensibilità da ignoranza

 


Attraverso una lettura attenta di quanto riportato in basso vi accorgerete che con la valutazione si esercita la facoltà del giudizio senza pregiudizio.


Le definizioni di valutare, giudicare e pregiudizio sono estratte dalla treccani online.

valutare [der. di valuta] (io valùto, più com. ma meno corretto io vàluto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare un calcolo approssimativo: v. a occhio e croce una distanza] ≈ calcolare, contare, conteggiare, quantificare, quantizzare, stimare. 2. (fig.) [avere una buona opinione di qualcuno, spec. dal punto di vista morale o professionale: tu valuti troppo quell'uomo] ≈ ammirare, apprezzare, stimare, tenere in gran conto (o considerazione). ↔ denigrare, disdegnare, disistimare, disprezzare, (fam.) snobbare, sprezzare. ‖ sottovalutare. 3. (estens.a. [sottoporre a minuto esame: v. i pro e i contro di una situazione] ≈ analizzare, considerare, esaminare, pesare, sceverare, soppesare, studiare, vagliare. ‖ passare al vaglio. b. [sottoporre a esame per esprimere un giudizio: v. gli elaborati degli studenti] ≈ esaminare, giudicare. ‖ correggere. ■ v. intr. (aus. essere) (econ.) [attribuire un valore commerciale a un bene: il terreno è stato valutato sui centomila euro] ≈ (non com.) apprezzare, calcolare, (burocr.) periziare, quotare, stimare.


giudicare (lett. ant. iudicare) [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis "giudice"] (io giùdicotu giùdichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [assol., esercitare la facoltà del giudizio: essere incapace di g.] ≈ discernere, pronunciarsi, vagliare, valutare, [con presunzione] sentenziare, [con presunzione] (pop.) sputare sentenze. b. [formulare dentro di sé, o esprimere, un giudizio di valore, di merito, di biasimo, ecc., anche assol.: g. una circostanza, una persona; g. dall'apparenza] ≈ stimare, valutare. ● Prov.: mal si giudica il cavallo dalla sella [si giudica male se si è frettolosi o se si considerano solo le apparenze] ≈ l'abito non fa il monaco, l'apparenza inganna. c. (giur.) [emettere un verdetto, una sentenza: g. una causauna lite] ≈ Ⓖ pronunciarsi (su), Ⓖ sentenziare (su). 2. (estens.) a. [esprimere valutazioni su qualcuno, seguito da compl. predicativo dell'ogg.: ti giudico incapace di tanto] ≈ considerare, credere, (pop.) fare, pensare, reputare, ritenere, stimare. b. [avere una certa opinione, seguito da prop. oggettiva implicita o esplicita: giudicò più opportuno taceregiudico che sia meglio attendere] ≈ credere, (lett.) opinare, pensare, reputare, ritenere, stimare. ■ v. intr. (aus. avere), non com. (giur.) [emettere un verdetto su un tema, con la prep. dig. di una causa] ≈ [→ GIUDICARE v. tr. (1. c)]. ■ giudicarsi v. rifl. [esprimere giudizi su se stesso, con valore copul.: g. buonoonesto] ≈ considerarsi, credersi, pensarsi, reputarsi, ritenersi, stimarsi.


pregiudìzio     Atteggiamento sfavorevole od ostile, in partic. quando esso presenti, oltre che caratteri di superficialità e indebita generalizzazione, anche caratteristiche di rigidità, cioè quando implichi il rifiuto di metterne in dubbio la fondatezza e la resistenza a verificarne la pertinenza e la coerenza. Nella sociologia e nella psicologia sociale ha assunto grande rilievo lo studio dei p. sociali per le loro implicazioni pratico-politiche, soprattutto in rapporto ai problemi di convivenza che vengono posti dai p. etnici (xenofobia e soprattutto razzismo).


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