"Perfetti sconosciuti" nella convinzione di saper tutto della vita e delle persone con cui condividiamo il nostro percorso
Consiglio oggi ai lettori due lungometraggi. Un film con Marco Giallini "Perfetti sconosciuti", a mio avviso, indubbiamente interessante nella tragedia e nell'equivoco della comicità intelligente, che rivela tante verità ataviche, nascoste e di difficile discernimento per tutti noi travolti dal frastuono della vita e del suo scorrere. Non voglio rovinarvi la sorpresa ma vi esorto a gustarvi il film e a riflettere su una frase pronunciata da uno degli attori, il già citato Marco Giallini, che nel dialogo con l'attrice Kasia Smutniak, sua moglie nella pellicola, dice "Siamo tutti così frangibili". Chiediamocelo di tanto in tanto, che ne dite, cari lettori?
Il secondo lungometraggio a voi da me consigliato è un film con Brad Pitt e con la regia di Robert Redford "In mezzo scorre il fiume", tratto dal romanzo di Norman Maclean. Film esilarante per delicatezza di tratteggio e gentilezza del regista nella fotografia paesaggistica e nelle figure degli interpreti. Mi permetto di consigliarvi di soffermarvi sulla frase pronunciata dal personaggio che racconta la storia, in cui afferma che le persone che conosciamo poco sono quelle più vicine a noi, con le quali condividiamo il percorso della vita e il protagonista si riferisce alla moglie. Concludo augurandovi buona visione per i due lungometraggi, nella serie proposta per questa notte in cui il filo conduttore è, senza giri di parole, che i nostri compagni o compagne di vita sono solo dei "perfetti sconosciuti".
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